Si tratta di un mappamondo in 70 fogli realizzato dal geografo e viaggiatore arabo Muhammad al-Idrisi. La straordinaria carta geografica è un allegato del cosiddetto Libro di re Ruggero, un’opera commissionata ad Al-Idrisi da Ruggero II di Sicilia e su cui il geografo lavorò per quindici anni, interrogando viaggiatori esperti sulle loro conoscenze del mondo.
La Tabula Rogeriana per tre secoli è rimasto il mappamondo più preciso esistente. Il testo è una descrizione del mondo fisico, culturale, politico e socio-economico scritta dal geografo arabo al-Idrisi (Edrisi), nel 1154, cui è allegato il mappamondo in 70 fogli. Per elaborare la sua opera al-Idrisi interrogò, individualmente o a gruppi, viaggiatori esperti a proposito delle loro conoscenze del mondo.
Al-Idrisi si servì degli scritti degli antichi geografi latini e greci, ma anche delle sue osservazioni di viaggio così come di quelle di tanti altri esperti chiamati a collaborare.
Anche i viaggiatori che giungevano in Sicilia da terre lontane venivano interrogati da al-Idrisi o da re Ruggero in persona o da funzionari appositamente istruiti: sulla forma delle terre, sulla altezza dei monti, sui lineamenti delle coste, sul clima delle zone dalle quali provenivano.
Tutto veniva catalogato e confrontato con quello che avevano riferito altri viaggiatori ed infine si passava alla parte operativa consistente nel disegnare e descrivere.
Per i paesi più lontani, al-Idrisi si servì dei racconti e delle descrizioni dei viaggiatori arabi che per oltre tre secoli avevano girato in lungo ed in largo il mondo allora conosciuto.
Ma anche in questo caso, ancora una volta, al-Idrisi si mostra di essere grande innovatore, manifestando verso la stessa geografia araba uno spirito critico severo e rimarchevole. Così nella sua opera il leggendario è ridotto a semplici note al limite del folclorico e le cosiddette meraviglie e mirabilia, delle quali erano piene le carte medievali sia cristiane che musulmane, sono relegate ai margini del suo racconto e della sua rappresentazione geografica.