La chiesa fu edificata due volte in trent’anni in seguito alla distruzione della prima, ordinata da Federico II per vendicarsi della scomunica subita dal Papa, l'attuale edificio fu costruito tra il 1255 ed il 1277.
La definizione della facciata avvenne all’inizio del XIV secolo con la costruzione del portale a triplice ghiera, il quale termina in alto con un timpano triangolare, ove è iscritta una trifora cieca, decorata da pitture.
Nel 1872, il prospetto fu interessato da un profondo restauro, eseguito sotto la direzione di Giuseppe Patricolo, il quale sostituì il rosone precedente, che era andato perduto durante le trasformazioni apportate alla chiesa, basandosi sul disegno del coevo rosone della chiesa di S. Agostino.
L’interno è ampio a tre navate con profonde cappelle, tra le quali, di notevole rilievo , da menzionare sono: la Cappella Mastrantonio, realizzata da Francesco Laurana nel 1462, importante opera del primo rinascimento e la Cappella dell’Immacolata, a destra del presbiterio, decorata nel 1624 a spese del Senato cittadino, dove è possibile apprezzare la meravigliosa decorazione a marmi mischi che copre senza soluzione di continuità le pareti su cui si affacciano otto statue di Santi.
Tra le opere d’arte presenti al suo interno, si possono ammirare quelle realizzate da Domenico e Antonello Gagini, Pietro Novelli, Giacomo Serpotta etc.