La prima formazione di bombardieri arrivò su Palermo alle 12,35 ed era costituita da 222 bombardieri pesanti (le cosiddette “fortezze volanti”), da 90 bombardieri medi, scortati da 118 caccia. I bombardieri pesanti arrivano in sei ondate, quelli medi in dodici ondate, i caccia spazzano il cielo in lungo e in largo.
Molti degli ordigni utilizzati erano bombe al fosforo, in grado di provocare incendi, altre bombe erano sganciate a grappolo di tre o quattro, legate tra loro ed in grado, scoppiando contemporaneamente, di distruggere un edificio fino alle fondamenta.
La contraerea spara ininterrottamente dalle 12,45 alle 13,30, alle 13,15 la città è distrutta. La sera dello stesso giorno la città tornò ad essere colpita da 23 aerei bimotori che sganciarono anche due bombe ad alto potenziale.
Palermo annientata, poteva vantare solo il triste primato di essere stata la prima città italiana vittima di un bombardamento a tappeto.