Sicilia di un tempo: la smallatura manuale delle mandorle



Il procedimento

Dopo la raccolta delle mandorle, si procedeva alle "scrucchiulatura"(asportazione del mallo secco) e alla "scacciatura": un gruppo di donne si portavano da casa una pietra d'appoggio (la balata) e la "giaca" (grosso pezzo di ghiaia liscio) per picchiare le mandorle con abilità e velocità notevoli, anche a due-tre alla volta (le donne avendo le dita fasciate come i giocatori di pallavolo a scanso di dolori); il guscio cadeva a terra, il frutto nel grembo della schiacciatrice.

Famiglie siciliane partecipano alla smallatura manuale delle mandorle

Fonte web

Donne e bambini di casa partecipavano con varie mansioni a tutte queste fasi, che si svolgevano fra giaculatorie, canti tradizionali, prese in giro e scherzi innocenti; si partecipava anche ai pasti collettivi (che erano a carico del proprietario), a base di pentoloni di pasta, di minestroni, di melanzane "aquagliu" (cucinate con pomodori, aglio e aromi vari) sarde salate, pane e vino.
Il lavoro veniva pagato in denaro, ma anche con prodotti agricoli (prime ovviamente le mandorle stesse).
Fonte: Lumie di Sicilia di Enzo Motta


Published  Fri, 13 Dec 2024 06:46:48 +0100
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