E chi su, li diavoli di la Zisa?
Il Castello della Zisa di Palermo ha un fascino tutto suo, avvolto da un’aria di mistero e da leggende che raccontano dei “Diavoli della Zisa”, i guardiani di un tesoro nascosto tra le sue antiche mura.
Questa storia popolare mescola amore, tragedia e magia, rendendo il palazzo ancora più intrigante.
La Leggenda
Secondo la leggenda, Azel Comel, il figlio del sultano della Libia, e El-Aziz, l’emiro, si amavano tantissimo, ma le loro famiglie non vedevano di buon occhio la loro relazione. Così, decisi a vivere il loro amore senza limitazioni, fuggirono insieme, portando via un gran tesoro rubato al padre di Azel.
Arrivati a Palermo, decisero di far costruire il Castello della Zisa per poter vivere il loro amore e tenere al sicuro la loro ricchezza. Purtroppo, la loro felicità fu breve: El-Aziz scoprì che sua madre si era tolta la vita, disperata per la fuga della figlia, e travolta dal senso di colpa, decise di farla finita anche lei.
Azel, distrutto dal dolore, vagò senza meta fino a morire in mare, ma prima di morire, nascose il tesoro nei sotterranei del castello, proteggendolo con un incantesimo.
I Diavoli della Zisa
I “Diavoli della Zisa” sono i custodi di questo tesoro, rappresentati in un affresco sulla volta dell’arco d'ingresso della Sala della Fontana. Queste figure mitologiche sono divinità come Giove, Nettuno, Plutone, Giunone, Mercurio, Vulcano, Venere e Marte, ma la tradizione popolare le ha ribattezzate diavoli, attribuendo loro il compito di proteggere il tesoro con un sortilegio che rende impossibile contarli: chi prova a farlo ottiene sempre numeri diversi, perché queste figure sembrano muoversi e confondere chi guarda.
In effetti, a Palermo si dice: “E chi su, li diavoli di la Zisa?”, usato quando i conti non tornano, per ironizzare sulla difficoltà di determinare il numero preciso delle figure nell’affresco. Vale anche la pena di menzionare che si narra che il 25 marzo, giorno dell'Annunciazione, i diavoli si animino, facendosi beffe e muovendosi per scoraggiare chi tenta di scoprire il mistero.
Un’altra credenza popolare dice che i diavoli della Zisa c’entrano anche con i venti forti che ogni tanto soffiano su Palermo. Si racconta infatti che quando ciò accade, è segno che i diavoli si sono liberati dal castello, portando con sé l’aria fresca dell’interno. In queste occasioni, i palermitani esclamano: “Oggi si sono liberati i diavoli della Zisa”.
Insomma, la leggenda dei diavoli della Zisa continua a incantare e affascinare, mescolando storia, mito e tradizione popolare, e rendendo il Castello della Zisa sempre più misteriosa, affascinante ed intrigante.
