Una Ferita nella Memoria della Città
Il 9 maggio 1943 rappresenta una delle pagine più tragiche nella storia della città di Palermo, in quel giorno, durante la seconda guerra mondiale, un pesante bombardamento aereo da parte dell'esercito americano colpì il capoluogo siciliano, causando oltre un migliaio di vittime e lasciando segni indelebili nella memoria collettiva dei palermitani.
Intorno alle 13:00 del 9 maggio 1943, decine di bombardieri americani B-17 Flying Fortress "Fortezze Volanti" decollarono da basi in Nord Africa con l’ordine di colpire il porto di Palermo. L’attacco fu massiccio e spietato, oltre 100 bombardieri scaricarono centinaia di tonnellate di esplosivo sulla città.
La città rasa al suolo
Il porto, obiettivo primario, fu gravemente danneggiato, ma le bombe colpirono anche vaste zone del centro urbano, in particolare i quartieri della Kalsa, Ballarò e Albergheria.
Interi isolati furono rasi al suolo, chiese e monumenti storici furono distrutti o irrimediabilmente danneggiati, le vittime civili furono numerosissime, forse 2.000 morti, non si sa il numero esatto, perché in quei giorni si contavano più lacrime che cifre.
Memoria e speranza
Era una domenica come tante, quella del 9 maggio 1943, una Palermo stanca, ferita dalla guerra, cercava di resistere alla fame, alla paura, al rumore degli allarmi, ma nessuno poteva immaginare l’orrore che stava per abbattersi sulla città.
"Mi ricordo il rumore sordo che diventava sempre più forte, guardai in alto e vidi il cielo nero di aerei, non c'era più tempo per scappare, Palermo stava per essere cancellata."
— Testimonianza di Maria L., 11 anni nel 1943.
Palermo, però, non si arrese, in mezzo ai crolli e al dolore, c’era chi scavava con le mani nude, chi cercava i propri cari, chi offriva un pezzo di pane o un angolo sicuro in cui dormire.
È in quei gesti che si riconosce il coraggio di un popolo.
Ancora oggi, camminando per le strade del centro, si possono scorgere le tracce di quel bombardamento, una parete sbrecciata, una chiesa ricostruita, una targa che ricorda i caduti, Palermo non dimentica.
